Dopo la trasgressiva Berlino e il tormentato Messico di Frida Kahlo e Tina Modotti il racconto dei “ruggenti anni ’20” continua a Parigi. Il bisogno di rinascita emerso dopo gli orrori della Grande Guerra si traduce nella capitale francese in una libertà di pensiero, costumi e creatività che trova pochi precedenti. La città diviene meta privilegiata di artisti, poeti, intellettuali e rifugiati di tutto il mondo. Le ricerche artistiche si moltiplicano dando vita a una sorprendente varietà di linguaggi. Nel corso dell’incontro oltre a illustrare la vita socio-culturale di quegli “anni folli”, mirabilmente interpretata dalle splendide foto di Brassaï e dalla raffinata opera di Tamara de Lempicka, verranno presi in esame alcuni rivoluzionari lavori di Duchamp, Magritte, Dalì e del gruppo di artisti italiani a lungo residenti nella Ville Lumiere (De Chirico, De Pisis, Severini, Modigliani ecc.)