L’autore di Patria torna con un libro a metà tra il romanzo di formazione e quello picaresco, mostrando una generazione di giovani in cerca di un’ideale da seguire nel vuoto di ideologie che li circonda.

«Uno splendido romanzo umanista sulla dignità e la speranza.» – El Períodico

«Figli della favola racconta una gioventù senza prospettive, persa e abbondonata che non può sostenere il peso che grava su di sé, che finisce con l’essere inghiottita dalla ricerca di un’appartenenza che gli fornirà solo i mezzi per sopravvivere e mai per vivere.» – Federica Aglietti per Maremosso

Asier e Joseba sono due giovani baschi che, imbevuti di ideologia nazionalista, decidono di lasciare tutto per entrare nell’ETA. L’organizzazione terroristica li spedisce nella parte basca della Francia, dove inizia il loro addestramento alle armi. I due giovani si sottopongono con determinazione all’addestramento, sospinti dalla forza cieca delle loro convinzioni. Proprio quando si sentono pronti all’azione l’ETA annuncia in tv la fine della lotta armata e lo scioglimento delle cellule. Che fare? Ventenni e sprovveduti, senza il becco di un quattrino e travolti da eventi più grandi di loro, Asier e Joseba decidono di fondare una nuova organizzazione di cui sono gli unici membri. I due ventenni affronteranno un viaggio inaspettato, un’avventura picaresca tra il drammatico e il comico.