Lo scrittore e giornalista Fabio Martini, autore del libro “Nathan e l’invenzione di Roma” Marsilio ed. Martini incontrerà il pubblico della biblioteca sabato 18 febbraio, alle ore 17,30. Sandro Polo dialogherà con Martini per riflettere sulla figura di Nathan che è unanimante riconosciuto come il miglior sindaco che Roma abbia mai avuto.

Dal 1097 al 1913, in sei anni (un periodo lungo visto che i sindaci all’epoca duravano poco) modernizzò Roma e diede il senso che un cambiamento forte era possibile anche in una città che fino a quel momento era stata sonnacchiosa e sorda ai mutamenti.

Nathan fu artefice di diverse grandi novità. I servizi pubblici erano in mano a privati monopolisti con prezzi alti e servizi modesti, anziché espropriarli, com’era plausibile visto che erano state nazionalizzate le ferrovie nel 1905, la giunta formata da socialisti, liberali e democratici decide di creare due piccole aziende pubbliche che fanno concorrenza ai privati in modo da demotivarli con un servizio che costa meno dal punto delle tariffe, che è migliore dal punto di vista qualitativo e che induce i privati rapidamente a lasciare il campo. Alla fine degli anni ’20, Roma ha un sistema tranviario tra i migliori d’Europa e l’azienda elettrica diventa un modello che si prolungherà per decenni.

Importantissima era la sua squadra di governo: persone competenti ma con una forte connotazione politica, i tecnici dell’amministrazione Nathan hanno tutti la tessera oltre che una forte spinta ideale. Vengono costruite più scuole in sei anni che nei 37 precedenti per far fronte al problema dell’istruzione gratuita per i poveri.

Tra le tante realizzazioni, oltre al primo piano regolatore della città per regolamentare lo sviluppo caotico e speculativo, ci sono anche quelle meno note ma che danno il segno di un decisionismo positivo. Un caso fra i tanti, in vista del cinquantenario dell’unità d’Italia, si decide a livello nazionale che Roma debba avere uno stadio. Si stanzia un milione di lire, ebbene nel 1915 lo stadio non soltanto viene realizzato ma con sole 800mila lire grazie a una politica di bilancio attenta e un’onestà straordinaria, prerogative di Nathan.

Nel libro c’è anche la valorizzazione di figure al momento sconosciute come quella della giovane maestra Maria Montessori che aveva creato una sezione di asilo poi successivamente chiusa. Montessori si rivolge allora a Nathan, il sindaco le dà fiducia e, grazie a quell’appoggio, il modello Montessori potrà allargarsi e diventare un modello in tutto il mondo.

Fabio Martini, romano, dall’epoca di Tangentopoli racconta personaggi, storie e retroscena della politica italiana per il quotidiano «La Stampa», del quale è inviato. Allievo dello storico Paolo Spriano, collaboratore della rivista «Mondoperaio», insegna Giornalismo politico all’Università Tor Vergata. Autore di Roma nascosta (con Stefania Nardini, 1984), per Marsilio ha pubblicato La fabbrica delle verità. L’Italia immaginaria della propaganda da Mussolini a Grillo (2017).