19 novembre, ore 18.

“Ricordi e riflessioni nel trentennale” Il procuratore Fausto Cardella parlerà delle stragi di mafia partendo dalla storia delle origini della mafia.

Quando, alle 17,57 del 23 maggio 1992, con un lungo tratto dell’autostrada che dall’aeroporto di Punta Raisi porta a Palermo, saltarono in aria Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito SchifaniRocco Dicillo  e Antonio Montinaro, nessuno ebbe dubbi che responsabile fosse Cosa Nostra.

Ma che cosa aveva fatto Giovanni Falcone e perché la Mafia ce l’aveva così tanto con lui?

Per rispondere a questa domanda si tratteggia l’attività di contrasto a Cosa Nostra realizzata da Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli altri componenti del famoso pool di Palermo, e come questa sia sfociata nel primo, storico, grande processo alla Mafia, il cosiddetto Maxiprocesso, con riferimenti anche alla personale conoscenza nonché a quanto emerso nel corso delle indagini, personalmente svolte con Ilda Boccassini e con gli altri colleghi della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, negli anni immediatamente seguenti le stragi.

Per una migliore comprensione dei fatti e per contestualizzarli si ripercorre sommariamente la storia della mafia dalle origini, utilizzando come fonti principali gli scritti di Napoleone Colajanni, Michele Pantaleone, Salvatore Francesco Romano, John Dickie, Isaia Sales, Garvin Maxwell, Salvatore Lupo, Giuseppe Governale, Giovanni Bianconi e, naturalmente, dello stesso Giovanni Falcone, nonché le dichiarazioni processualmente accreditate dei principali collaboratori di giustizia, alcuni dei quali sentiti e verbalizzati personalmente.

In conclusione, si accenna anche alla cosiddetta ipotesi B, cioè che le stragi non siano state solo opera della mafia, attenendosi rigorosamente alle risultanze processuali certe.

Si parla, ovviamente, di Paolo Borsellino e della strage di via D’Amelio, avvenuta a Palermo il 19 luglio 1992, ma solo incidentalmente per motivi di tempo. Tuttavia, l’esperienza di analoghi eventi insegna che alcuni argomenti di grande interesse, come “l’agenda rossa” o la Trattativa Sato-Mafia vengono recuperati con le domande del pubblico.