Joan Mirò è uno dei giganti dell’arte del ‘900. Fortemente ispirato, soprattutto nei primi decenni “realisti”, dalla  Catalogna, sua terra d’origine, e dal fauvismo, progressivamente arricchisce il suo spirito innovativo interessandosi alle pitture rupestri primitive, all’arte africana e alle rivoluzionarie teorie surrealiste. L’originale utilizzo di colori brillanti, di forme fluide, di sottili  e misteriose grafie danno vita nelle sue opere, a un fantastico universo creativo giocoso, ironico, onirico, animato da grande vitalità.

Affascinato dalle ricerche di Mirò e Arp, Alexander Calder elabora i “mobiles”, le prime sculture il cui aspetto, sempre diverso, è determinato dai flussi d’aria.

Lo storico dell’arte Sandro Polo racconterà i due artisti nella modalità che gli appartiene.

Ingresso libero