In occasione dei 110 anni dalle dimissioni della giunta Nathan, La Biblioteca Pallotta ha organizzato due incontri che mirano ad approfondire l’operato dell’innovativo amministratore capitolino alla luce delle grandi trasformazioni urbanistiche nell’Urbe a cavallo tra ‘800 e ‘900. Una pagina della storia di Roma tra le più controverse, l’avventura di un sindaco temerario e della sua straordinaria giunta.

Nel primo incontro, il 4 febbraio, lo storico dell’arte Sandro Polo, illustrerà: “un vento di barbarie”. Speculazione edilizia, urbanistica e architettura dalla proclamazione di Roma capitale d’Italia alla giunta Nathan (1861-1913)

Nel secondo incontro, il 18 febbraio, il noto giornalista e scrittore Fabio Martini presenterà il suo libro Nathan e l’invenzione di Roma: Il sindaco che cambiò la Città eterna. Marsilio ed.

Sandro Polo: Per sei anni Ernesto Nathan e i suoi collaboratori arginano e contrastano coraggiosamente i diffusi, spesso illeciti, interessi politici e economici che la proclamazione della città a capitale del Regno d’Italia aveva comportato. Dal 1870 all’inizio della I Guerra Mondiale, la necessità di far diventare Roma una città all’altezza delle grandi capitali europee scatena nell’Urbe un terremoto urbanistico e architettonico senza precedenti. Il raddoppio della superficie edificabile previsto nei primi Piani Regolatori e il conseguente fiume di denaro necessario per realizzarlo, scatena gli appetiti speculativi dei grandi proprietari terrieri (Chiesa e aristocrazia) e delle società finanziare che si gettano senza scrupoli nel business immobiliare. In questo contesto l’attività amministrativa della giunta Nathan, scevra da compromessi con i potenti poteri locali, costituisce un modello di trasparenza e integrità morale senza precedenti. In aggiunta, l’inedita visione laica, l’attenzione per lo stato sociale, per una modernizzazione consapevole e rispettosa del tessuto urbano, l’impegno per l’alfabetizzazione delle frange più deboli della popolazione e per la valorizzazione e tutela del patrimonio artistico in quanto appartenente all’intera comunità, hanno fatto sì che Nathan sia considerato oggi “il più grande sindaco della storia della città”.