TRE INCONTRI DI STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA (2018)

 a cura di Sandro Polo 

Un racconto in tre puntate per capire meglio il sentire  odierno attraverso l’arte e l’architettura.

Il programma

 27 Gennaio 2018, ore 18.30:  Incontri con l’Arte contemporanea, a cura di Sandro Polo: “Dagli hippie agli yuppie. 1968-1980”.    

Gli anni tra il ’68 e il ’77, avviati all’insegna  delle utopie di libertà, pace e amore universale sfociano ben presto nel terrorismo dei cosiddetti ‘anni di piombo’. Il conseguente riflusso e disimpegno degli anni ’80, della Milano da bere, del rampantismo, dell’edonismo e del  crollo dei valori dà vita a una nuova stagione storica, quella Postmoderna, caratterizzata dalla ‘modernità liquida’ (Z. Bauman) in cui siamo tuttora immersi. Nel corso dell’incontro si ripercorreranno le vicende di questo periodo tormentato e verrà illustrato il lavoro dei protagonisti e dei movimenti artistici che lo espressero: Arte Povera, Antiform, Land Art, Body Art,Video Arte, Transavanguardia, Anacronisti ecc.

  3 Febbraio 2018, ore 18.30 :  Incontri con l’Arte contemporanea, a cura di Sandro Polo: “Architettura postmoderna e decostruttivista. 1970 – 2010”. 

L’estetica postmoderna, e la successiva decostruttivista, investe dalla fine degli anni ‘70 in poi tutti gli ambiti creativi. Nel corso dell’incontro si parlerà dell’evoluzione espressiva del design, della moda, della musica e soprattutto dell’architettura con particolare attenzione all’opera dell’architetta Zaha Hadid recentemente scomparsa.                                                             

10 Febbraio 2018, ore 18.30:  Incontri con l’Arte contemporanea, a cura di Sandro Polo:  “La Babele dell’arte contemporanea. 1990-2010”.       

Uno sguardo sugli artisti e i linguaggi più recenti caratterizzati  da un eclettismo espressivo in linea con lo sgretolamento e la confusione valoriale emersa dagli Anni ‘90 ad oggi. Tra gli argomenti trattati: la globalizzazione del mondo dell’arte, la Young British Art, il Post Human, la scena artistica fiamminga e quella italiana.                                                                 

Intervista della biblioteca a Sandro Polo sui tre incontri di storia dell’arte contemporanea. Perché hai scelto di parlare proprio di questi anni, “Perché ci appartengono e noi apparteniamo a loro”, risponde Polo “gli eventi che hanno caratterizzato questi decenni, la svolta epocale degli Anni ’80 con il passaggio dalla Modernità al Postmoderno e l’ininterrotta successione di crisi economiche e politiche dai ’90 ad oggi hanno plasmato il nostro modo di vivere e di pensare”. Prosegue “Siamo passati dall’altruismo utopistico e dalle certezze ideologiche degli Anni ’70 all’egoismo,  alla superficialità, alla leggerezza e al cattivo gusto degli ’80. In seguito, il crollo del Muro di Berlino, l’Aids, la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la tragedia del crollo delle Torri Gemelle e la globalizzazione selvaggia hanno determinato una crisi valoriale e una perdita di riferimenti generante un profondo senso di smarrimento e di sfiducia verso il futuro. Dalla società solida siamo passati a quella liquida (Z. Bauman), dal pensiero forte a quello debole (G.  Vattimo)”. Continua “ripercorrere questi anni è un’opportunità per esplorare noi stessi attraverso la sensibilità espressiva di artisti a noi contemporanei. E’ l’occasione per mettere a fuoco momenti particolarmente dirompenti della nostra storia e la ricaduta che questi hanno avuto nei linguaggi dell’arte”. Come imposterai gli incontri? “Avvalendomi della proiezione di immagini e filmati illustrerò l’evoluzione della ricerca artistica dai ‘70 a oggi approfondendo le poetiche di singoli di artisti (Giuseppe Penone, Francesco Vezzoli, Maurizio Cattelan, Bill Viola, Marina Abramovic ecc.), di movimenti (Arte Povera, Transavanguardia, Anacronisti, Young British Artists ecc.), e di architetti (Zaha Hadid, Frank Gehry, Aldo Rossi, Santiago Calatrava, Massimiliano Fuksas ecc.), ponendo particolare attenzione alle installazioni ambientali e alle architetture realizzate a Roma e in Italia negli scorsi decenni. Parte  degli Incontri verrà dedicata ai cambiamenti nella moda, nel design e nella musica, ambiti creativi che partecipano in modo decisivo all’affermazione della nuova, ondivaga, e spesso contraddittoria, estetica contemporanea. Insomma, cercherò attraverso le opere, di parlare di noi, delle nostre vite, dei sogni spezzati, ma anche dei nuovi sogni”. “Questi argomenti, continua Sandro Polo, li abbiamo dibattuti nel convegno promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul organizzato come evento collaterale della Biennale d’Arte (una delle biennali più importanti al mondo n.d.r.) con Giorgio de Finis ideatore del MAAM, Daniela Lancioni Curatrice senior del Palazzo delle Esposizioni di Roma, e l’ex Direttrice dell’Accademia di Carrara Lucilla Meloni”.

Tra i numerosi storici dell’arte presenti nella capitale la biblioteca ha scelto Sandro Polo per illustrare questo complesso periodo storico, perché Polo non è solo un brillante oratore, capace di spiegare in modo chiaro e comprensibile a tutti i non facili linguaggi dell’arte contemporanea, ma ha anche la peculiarità di saper raccontare la storia dell’arte in modo articolato dando vita a una grande narrazione moderna che ci permette di comprendere l’arte contemporanea come specchio estetico della realtà quotidiana.

L’abilità di Sandro Polo di fondere molteplici aspetti è dovuta non solo alle competenze di storico dell’arte, ma anche alla sua passione per la psicologia; non a caso è  docente di Arte e Psicologia presso il Centro Italiano Gestalt di Roma per il quale quest’anno curerà il tema della creatività come facoltà fondamentale di cui tutti siamo dotati.

QUANDO GLI ARTISTI INCONTRARONO L’INCONSCIO (2019)

Tre incontri di storia dell’arte contemporanea a cura di Sandro Polo

Se nel ‘700, come abbiamo visto,  alcuni artisti  si lasciano ammaliare da quelle zone d’ombra della psiche che sfuggivano al razionalismo illuminista, nell’800,  prima in ambito romantico e poi simbolista, si assiste ad una vera esplosione di tematiche espressive legate ai moti dell’anima, alla potenza delle passioni e ai regni dell’immaginazione.

Nel frattempo, mentre la borghesia emergente disegna il proprio universo culturale, l’intera civiltà occidentale si esalta e vacilla di fronte alle straordinarie scoperte scientifiche che si susseguono.

Il programma

2 febbraio: Nel labirinto del Minotauro. Picasso, dagli esordi a Guernica 

Una conferenza interamente dedicata al celebre artista spagnolo partendo dagli albori delle sue opere.

16 febbraio: Dada, e le Muse Ignoranti Dadaismo, Metafisica e Surrealismo

Nel 1916, in piena Guerra Mondiale, una manipolo di intellettuali e artisti da vita a Zurigo al movimento artistico di protesta Dada. Il loro obiettivo è scardinare ogni valore borghese compreso il sistema dell’arte. Dopo essersi diffuso in Germania, a Parigi e a New York Dada si scioglie nel dopoguerra. Dalle sue ceneri nasce il Surrealismo, una corrente artistica e letteraria che basa la propria ricerca sulle teorie freudiane legate all’inconscio. Fondamentale per i surrealisti è anche la pittura metafisica di Giorgio de Chirico con le sue atmosfere enigmatiche e sospese. Nel corso dell’incontro verranno illustrate le poetiche dadaiste, surrealiste e metafisiche attraverso  lavori di Duchamp, Arp, Giorgio de Chirico, Ernst, Magritte, Mirò ecc.

9 marzo: La realtà oltre la realtà. L’astrattismo

Nei primi decenni del ‘900 alcuni artisti in Europa, con intenti diversi, abbandonano la rappresentazione

della realtà visibile dando vita a linguaggi non figurativi dai differenti contenuti poetici. Nel corso

dell’incontro i presenti potranno seguire le elaborazioni artistiche di Kandinskij, Mondrian,

Kupka, i Delaunay e Malevic. Vedranno inoltre come tali linguaggi trovino esp

design e nell’architettura della Scuola olandese e del Bauhaus, e nella rivoluzionaria grafica

socialista.